Teatrografia


L’aberrazione delle stelle fisse (Vita Natural Durante)

6 giugno 1985

Antonino e Priscilla, fratello e sorella, coabitano da sempre nella casa che fu dei genitori. Anni di confidenza e di riti quotidiani hanno consentito che tra loro si instaurasse e si stratificasse un vincolo saldo quanto sottilmente perverso, all’interno del quale nessuno è mai riuscito ad inserirsi.


Elogio della paura

30 marzo 1985

Un sagrestano ossessionato dall’eterno femminino, un marito perseguitato da una moglie in combutta col diavolo, un gentiluomo di spagnolesca dignità che rabbrividisce all’idea del duello, ecco alcuni fra i ritratti di un’ideale galleria dedicata alla paura.


Regina Madre

28 novembre 1984

Alfredo, grigio cinquantenne segnato dal duplice fallimento di un matrimonio naufragato, che ancora lo coinvolge, e di un’attività giornalistica nella quale non è riuscito ad emergere, un giorno si presenta a casa della madre dichiarandosi deciso a rimanervi per poterla assistere nella malattia.


Bellavita Carolina

19 luglio 1983

Il personaggio che risponde al nome di Carolina e al cognome di Bellavita, pur rappresentando in prima istanza tutti i connotati di un mero prodotto della fantasia, non nasconde alla lunga l’aspirazione a riassumere in sé un preciso ambiente e un’epoca altrettanto precisa di sbando e di deriva: la Napoli dell’ultimo dopoguerra.


L’isola di Sancho

18 gennaio 1983

Il personaggio di Sancho è la rappresentazione di un certo tipo di plebeo meridionale costantemente alla ricerca di un riscatto economico e sociale praticamente impossibile da realizzare.


Il fuoco divampa con furore

2 settembre 1982

“Il fuoco divampa con furore”, prima ancora di essere il titolo di questo testo, è frase fatta del tipo che chiunque di noi, purché al di sopra dei quarant’anni, avrebbe potuto ascoltare negli atonali messaggi di Radio Londra al tempo della Seconda Guerra Mondiale.


Uscita d’emergenza

14 novembre 1978

Detto fra noi non ho alcuna simpatia per le prefazioni, né tantomeno per quelle false varianti che oggi si ama definire “note introduttive”; e questo in modo particolare quando predatore e autore, al confronto delle firme, con o senza lente d’ingrandimento, risultano fatalmente essere la stessa persona.


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